Vivant

L‘Associazione, costituita nel 1995, ritiene che il ruolo dell’Aristocrazia non debba considerarsi esaurito e che questa possa, ancor oggi, nella complessiva crisi di valori che coinvolge la società contemporanea, rivestire un ruolo specifico e non facilmente sostituibile, ricollegandosi idealmente alla grande operosità dei ceti dirigenti passati.

Recapiti

Via Morgari, 35 – 10125 Torino
Tel. 011 6693680 – e-mail: posta@vivant.it
Url: http://www.vivant.it

Data di fondazione

Costituita il 18 maggio 1995 – Atto notaio Ettore Morone – repertorio n. 75347, registrato il 2 giugno 1995 n. 15397

Descrizione attività

L‘Associazione ritiene che il ruolo dell’Aristocrazia non debba considerarsi esaurito e che questa possa, ancor oggi, nella complessiva crisi di valori che coinvolge la società contemporanea, rivestire un ruolo specifico e non facilmente sostituibile, ricollegandosi idealmente alla grande operosità dei ceti dirigenti passati.

L’Associazione si prefigge lo scopo di far conoscere e valorizzare il positivo ruolo della Nobiltà e delle sue tradizioni storiche.
Per il raggiungimento dello scopo prefisso e nell’intento di agire a favore di tutta la collettività, l’Associazione si propone di:
– promuovere l’unione di tutti coloro che condividano i valori della tradizione
– studiare e far conoscere la materia nobiliare
– stabilire collegamenti con associazioni storiche, culturali, nobiliari ed araldiche
– promuovere iniziative che permettano di riscoprire il ruolo avuto dalla nobiltà nei secoli
– fornire un supporto storico, giuridico ed araldico ad Enti e privati, in particolare per eventuali pubblicazioni
– favorire la consultazione degli archivi familiari
– riaggregare il mondo aristocratico sui valori comuni;
– svolgere attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni di interesse artistico e storico di cui alla legge 01/06/1939 n. 1089 ivi comprese le biblioteche ed i beni di cui al D.P.R. 30/09/1963 n. 1409.

Dal 1996 pubblica mensilmente un bollettino, inserito anche nel sito internet, destinato ai Soci ed alle persone che ne facciano richiesta, riportante i testi delle conferenze via via tenute, nonché tutte le informazioni sulla vita associativa.
Nel 2004 è nata VIVANT Roma che agisce in modo autonomo, seguendo le linee guida e l’impostazione dell’Associazione.
L’attività si fonda su incontri mensili, alcuni dei quali riservati ai soci, in cui vengono trattati argomenti inerenti i fini istituzionali, scegliendo temi e luoghi diversi e collaborando con molti Enti ed Associazioni.

Si ricordano in particolare, tra le molte, le iniziative rivolte ad un largo pubblico, come la Mostra di fotografie “Album di famiglia” che ha consentito la documentazione e l’apertura di 5 cortili di palazzi storici torinesi; il reperimento delle opere presso collezioni private e l’allestimento con i Comuni di Mondovì e di Lugano della mostra del pittore Guido Cordero di Montezemolo; la collaborazione con il Museo Nazionale della Montagna e con l’Archivio di Stato di Torino per il reperimento di materiale privato per l’allestimento di mostre; i corsi presso il “Teknotre”; gli itinerari guidati per “Torino non a caso”; l’organizzazione della mostra “Recherche sui pittori di famiglia presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino” con la relativa pubblicazione del catalogo; l’allestimento di tavole imbandite presso la Fondazione Museo Accorsi-Ometto di Torino, in occasione del Natale 2018 e 2019 e della primavera 2019.
Nel 2009 ha preso il via, con la collaborazione del Sovrano Militare Ordine di Malta (Delegazione di Piemonte e Valle d’Aosta, Gran Priorato di Lombardia e Venezia), della Società Italiana di Studi Araldici e del Corpo della Nobiltà Italiana, una fondamentale attività di ricerca delle fonti araldiche subalpine, che si è articolata attraverso tre Giornate di Studio; ne sono stati pubblicati gli atti in specifici volumi.
I tre tasselli della trilogia, moderati da Fabrizio Antonielli d’Oulx, si sono svolti, il primo “L’araldica del pennino” a Torino il 17 ottobre 2009, il secondo “L’Araldica dello scalpello” il 27 novembre 2010 presso la Stanza delle Guardie di Palazzo Madama di Torino e il terzo “L’Araldica del pennello” il 26 novembre 2011 presso la torinese Regia Accademia Albertina delle Belle Arti.
Tra le istituzioni torinesi ufficialmente rappresentate, la Reale Mutua di Assicurazione, l’Accademia Albertina delle Belle Arti, l’Archivio di Stato, l’Archivio Storico del Comune, la Soprintendenza Archivistica per il Piemonte e la Valle d’Aosta, Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica e Borgo Medievale, la Fondazione Accorsi-Ometto, e le Biblioteche Reale, Nazionale, Civica, della Regione Piemonte, Storica della Provincia, del Seminario Metropolitano, Patetta.

L’Associazione è anche attiva nel settore editoriale, avendo pubblicato i seguenti volumi:
• I Dragoni del Re a Carassone il 21 aprile 1796, di GIUSEPPE REVIGLIO DELLA VENERIA, 1996
• Album di famiglia, 1850-1940, Catalogo della mostra, in collaborazione con la Fondazione Italiana per la Fotografia e l’Associazione Dimore Storiche Italiane, a cura di DARIO RETEUNA, con testi di Fabrizio Antonielli d’Oulx, Carlo Gustavo di Gropello, Gustavo Mola di Nomaglio, Donata Massobrio e Dario Reteuna, 1997.
• Guido di Montezemolo, 1878 – 1941, Catalogo della mostra a cura di MARIA LUISA REVIGLIO DELLA VENERIA, 1998
• Il nono centenario dell’Ordine di Malta e la sua presenza in Piemonte, raccolta delle conferenze tenute alla Società del Whist – Accademia Filarmonica di Torino il 13 aprile 2000.
• Les Aristocrates, di MICHEL DE SAINT PIERRE, ristampa facsimilare del romanzo, 2001.
• Guido di Montezemolo, il ritratto, il paesaggio, il mondo contadino, Catalogo della mostra a cura di MARIA LUISA REVIGLIO DELLA VENERIA e TERESA RICASOLI, 2001.
• Le armi gentilizie Piemontesi da Il Patriziato Subalpino del barone Antonio Manno (1834 – 1918), che riporta la blasonatura di ben 3195 stemmi di famiglia (è l’armoriale più completo delle famiglie piemontesi), a cura di ANGELO SCORDO, 2001.
• I consegnamenti d’arme piemontesi, (con un saggio sull’evoluzione della legislazione araldica dei Duchi di Savoia e dei Re di Sardegna nelle terre piemontesi, dallo Statuto di Amedeo VIII all’art. 262 del Codice Penale Sardo, 1430 – 1839), a cura di ENRICO GENTA TERNAVASIO, GUSTAVO MOLA DI NOMAGLIO, MARCELLO REBUFFO E ANGELO SCORDO, 2002.
• Il Signore di Arnodera, di ERNANI PETRUCCI, romanzo storico che prende le mosse dall’assedio di Torino del 1706, con il contributo della Regione Piemonte, 2006
• Cavalleria, di ROSELLINA PIANO, romanzo storico illustrante la società militare e civile nella Pinerolo di Federigo Caprilli, con ricchissimo apparato fotografico, introduzione di Fabrizio Antonielli d’Oulx, 2007.
• “I Quaderni di Vivant”, Anno primo, n. 1, con contributi di MAURIZIO BETTOIA (I mobili araldici e Il funerale more nobilium) di AMALIA BIANDRÀ DI REAGLIE (Un funerale “araldico” a Milano nel secolo XVIII) e di BALDASSARRE MOLINO (Cronaca di un funerale, [quello di Alessandro Roero di Guarene, 1899, da un manoscritto inedito di Emanuele Provana di Collegno]); Presentazione di Gloria Nunziante Salazar, 2008.
• La difesa di un Regno. Il sacrificio dell’esercito del Regno di Sardegna nella guerra contro la Francia (1792 – 1796), di ALBERICO LO FASO DI SERRADIFALCO, Prefazione di Paolo Foramitti, in collaborazione con la Società Italiana di Studi Araldici, Gaspari Editore, 2009.
• “I Quaderni di Vivant”, Anno secondo, n. 2, fascicolo monografico di GUSTAVO MOLA DI NOMAGLIO E ROBERTO SANDRI-GIACHINO, Un primato piemontese in Europa. Venaria e la Cavalleria sabauda alla vigilia del Risorgimento, Presentazione di Fabrizio Antonielli d’Oulx, 2009.
• L’armi pietose e i cavalieri. Cavalleria e Nobiltà. Tornei, caroselli e spettacoli equestri, di VITTORIO DELLA CROCE DI DOJOLA e FABRIZIO ANTONIELLI D’OULX, Illustrazione dei principali tornei e caroselli dal 1194 al 1937, con ricco indice dei nomi. Conclude il volume un saggio sulla sacralità della Nobiltà. Prefazione di Luigi Michelini di San Martino, Presidente del Consiglio Araldico Nazionale del Corpo della Nobiltà Italiana, 2010
• Atti della prima giornata del ciclo di studi Le fonti torinesi dell’araldica. L’araldica del pennino, a cura di FABRIZIO ANTONIELLI D’OULX, 2010
• Atti della seconda giornata del ciclo di studi Le fonti torinesi dell’araldica. L’araldica dello scalpello, a cura di FABRIZIO ANTONIELLI D’OULX, 2011
• Atti della terza giornata del ciclo di studi Le fonti torinesi dell’araldica. L’araldica del pennello, a cura di FABRIZIO ANTONIELLI D’OULX, 2012
• Indici dei tre volumi degli Atti delle tre giornate del ciclo di studi Le fonti torinesi dell’araldica. L’araldica del pennino, dello scalpello e del pennello di FABRIZIO ANTONIELLI D’OULX, 2012
• Recherche sui pittori di famiglia – Artisti della Nobiltà tra XIX e XX secolo, a cura di MARIA LUISA REVIGLIO DELLA VENERIA, 2014
• Elenco dei Nobili caduti, decorati o promossi per merito nelle IV guerra d’Indipendenza italiana (1915 – 1918) – Fascicolo I – Torino, 1918, Tipografia Collegio Artigianelli, ristampa facsimilare a cura di FABRIZIO ANTONIELLI D’OULX e GUSTAVO MOLA DI NOMAGLIO, 2015
• Atti del convegno Dal lontano ’800 Opere pie e di carità ancora oggi vitali nel solco della tradizione. UN CONVEGNO PER NON DIMENTICARE a cura di FABRIZIO ANTONIELLI D’OULX, 2016 (stampa grazie a Vol.To.)
• Atti del convegno Dal lontano ’800 Confraternite ancora oggi vitali nel solco della tradizione. UN CONVEGNO PER NON DIMENTICARE a cura di FABRIZIO ANTONIELLI D’OULX, 2017 (stampa grazie alla Regione Piemonte)
Alla corte imperiale giapponese. Resoconto del viaggio della pirofregata Giuseppe Garibaldi, 1872 – 1874 a cura di GIOVANNI RICCARDI CANDIANI. Collana Carte di famiglia VIVANT, 2018
Fuite de Djon – Deportazione e ristorno in patria dei nobili piemontesi nel periodo giacobino 1799 – 1800 di GIORGIO CAVALLO e MARIO SCARZELLA Collana Carte di famiglia VIVANT, 2020
Siamo stati educati così di FABRIZIO e JOLANDA ANTONIELLI D’OULX, 2021
VIVANT ha realizzato e tiene costantemente aggiornato il sito internet www.vivant.it in cui sono riportate tutte le conferenze che si sono svolte, nonché, dotati di articolati e efficienti motori di ricerca, le seguenti fondamentali opere:
Il Patriziato subalpino del barone ANTONIO MANNO
I Consegnamenti d’arme piemontesi (1580, 1614, 1687)
Il Dizionario feudale degli antichi Stati sardi del marchese FRANCESCO GUASCO DI BISIO.
Raccolta degli Scritti su temi di araldica, difesa dei cognomi, dei predicati e dei titoli nobiliari del conte professore GIORGIO CANSACCHI DI AMELIA
In base ad un accordo con gli Eredi, VIVANT mantiene e implementa il sito www.blasonariosubalpino.it, fondato da Federico Bona ( ), che riporta nome, titoli, blasone, motto e origine di 6.260 famiglie nobili o notabili del Piemonte, della Val d’Aosta e del Nizzardo.
Oltre al vero e proprio Blasonario delle famiglie subalpine, il sito comprende anche sette appendici:
o il Blasonario sabaudo transalpino, relativo alle famiglie nobili o notabili della Savoia e degli altri antichi possedimenti sabaudi al di là delle Alpi (Chiablese, Vallese, Paese di Vaud, Genevese, ecc.); questa sezione conta 1.683 famiglie;
o uno Stemmario fotografico, che include anche un paragrafo dedicato ai cavalieri gerosolimitani piemontesi;
o uno studio sulle armi di Casa Savoia;
o l’elenco (con i relativi stemmi) dei Cavalieri dell’Ordine della Santissima Annunziata, dalla fondazione da parte di Amedeo VI (1364) fino al 1983.
un elenco alfabetico, al momento non completo, dei motti del Blasonario delle famiglie subalpine, che consente di risalire dal motto alla famiglia;
o la Galleria delle Insignia Sine Nomine, ossia una raccolta di stemmi non attributi a nessuna famiglia, con l’indicazione del luogo dove sono raffigurati: tutti i suggerimenti e le ipotesi dei visitatori saranno i benvenuti;
o alcuni studi (ancora in fase di realizzazione) dedicato alle bandiere e uniformi sabaude, agli ufficiali svizzeri al servizio di casa Savoia.

Il sito internet dell’Associazione ad oggi è stato visitato da oltre 200.000 studiosi e moltissime sono le persone che, da tutte le parti del mondo, scrivono per chiedere informazioni, svolgere ricerche, ottenere consulenze nello studio della storia di famiglie subalpine e dei ceti dirigenti del Piemonte, Nizza e Nizzardo, Valle d’Aosta, Savoia.

Consiglio Direttivo

Presidente: Fabrizio Antonielli d’Oulx