GRUGLIASCO, fraz. Gerbido (To). Villa del Maggiordomo.

maggiordomo 1maggiordomo-2-300x203Villa sei/settecentesca ubicata in via san Paolo 5. La villa ricorda vagamente (in piccolo) il palazzo Carignano di Torino.  Riferimento catastale F.21 part. n.3-4 e part. Lettera C
Immobile sottoposto a tutela “Not. Min. 13/11/1946 Soprintendenza Beni Architettonici e Paesaggio del Piemonte (Torino)”.  Trattasi di una proprietà privata in stato di abbandono. Chiusa.
Si presenta con un corpo centrale di due piani fuori terra sovrastati da un avancorpo semicircolare che racchiude il salone e da due maniche laterali dove erano ubicati gli appartamenti, un salone da ballo e la cappella. I piani sono divisi da cornici piuttosto sbalzate e le finestre da lesene di notevole spessore. La villa è contornata da un alto muro di cinta che delimita un parco in sfacelo. L’attribuzione del disegno della villa viene data al Guarini o alla sua scuola.

Notizie storiche ed artistiche:
Il primo proprietario fu Valeriano Napione da Pinerolo (maggiordomo del principe Emanuele Filiberto).
La villa inizialmente chiamata “Napiona”, venne battezzata, secondo una consuetudine del tempo, dal nome della carica tenuta dal proprietario cioè “Maggiordomo”.
Uno dei guai della Villa fu proprio quello d’essere passata in troppe mani, nessuna delle quali volle o potè provvedere ad utilizzare e restaurare convenientemente questo patrimonio.

Bibliografia:
– “Cascine e ville della pianura torinese” di Elisa Gribaudi Rossi – Le Bouquiniste – Torino

maggiordomo 3Situazione di degrado:
Lo stato attuale è nel degrado più completo con infiltrazioni e conseguente crollo di tetti e solai ora ricoperti da lamiere poggianti su una struttura supportata di tubi metallici in quanto è rimasta per decenni abbandonata ed in mano a vandali ed è stata chiusa la cancellata con posizionamento di un cartello di divieto d’ingresso. All’interno, nonostante l’alto degrado, si possono ancora intravedere tracce di stucchi, decorazioni e i resti di un’ampia scala a chiocciola in legno di pregievole fattura che dal pianterreno porta al piano superiore.

Data: 20/10/2019

Rilevatori: Ugo Biancotto, Sergio Anelli e Valter Bonello

Studio per intervento conservatico (Politecnico di Torino):
– Elisa Bellan, Il progetto di restauro e risanamento conservativo della villa “Il maggiordomo” di Grugliasco: indagine storica e recupero dell’apparato decorativo.
Relatori: Jean Marc Christian Tulliani, Antonio Rava. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio, 2014
Vedi: https://webthesis.biblio.polito.it/3639/

maggiordomo 2Vedi anche:
Villa del maggiordomo presentazione
Villa del Maggiordomo in TorinoStoria 42
VIVA 155 Il Maggiordomo giugno 2014
VILLA IL MAGGIORDOMO 17 MAGGIO

Nuovo appello::
Salvate la villa del Maggiordomo: a Grugliasco la copia di Palazzo Carignano che cade in rovina.
Un capolavoro del barocco che desta meraviglia e richiama Palazzo Carignano nelle forme mosse della facciata, nel volume centrale ellittico e nei materiali. E che si trova dove non ti aspetti: non nel centro aulico cittadino e neppure sulle pendici delle colline circostanti, ma nell’area rurale del Gerbido, tra Torino e Grugliasco, poco distante da impianti industriali e capannoni.
villa maggiordomo 1E’ una storia incredibile quella della villa Il Maggiordomo, fatta di passaggi di proprietà, ampliamenti e trasformazioni, che vale la pena raccontare. Anche per capire se questa dimora dotata di giardino, che reca tracce di un passato illustre, oggi sorretta da ponteggi e dotata di una copertura provvisoria in lastre metalliche, perché il tetto è andato perduto, possa ancora avere un futuro.
La villa appartiene da qualche decennio a Casa dell’Immacolata, società che fa capo alla famiglia Camerlengo, da tempo attiva in campo sanitario e assistenziale. Da “luogo di delizia” pareva destinata a divenire nei primi anni Duemila residenza sanitaria per anziani, con qualche pretesa di eleganza. Ma i vincoli cui è sottoposta non l’hanno permesso.
Tetti di lamiera, erbacce e ferite dei vandali: così muore la villa del Maggiordomo, gioiello di Guarini.
La villa del Maggiordomo, a Grugliasco, è una copia in sedicesimo di Palazzo Carignano: costruita nello stesso periodo del capolavoro torinese, e con gli stessi materiali, si trova però in condizioni di gravissimo degrado dopo una serie di passaggi di proprietà, tanto da spingere la Soprintendenza a lanciare un appello.
Villa Il Maggiordomo deve il nome al primo proprietario Valeriano Napione, scudiere, gran guardarobiere e maggiordomo di Emanuele Filiberto di Savoia-Carignano: proprio colui che per dare lustro al casato commissionò a Guarino Guarini Palazzo Carignano. E’ probabile che Valeriano, il cui ruolo assomigliava a quello di un primo ministro, abbia voluto rivaleggiare con il suo principe, facendosi erigere tra il 1675 e il 1683 un palazzo che potesse competere almeno in parte con quello torinese.
maggiordomo 2Ed è probabile pure che abbia incontrato Guarini: non ci sono prove che l’architetto modenese abbia lavorato per lui, ma la sua impronta c’è. Così come pare fondata l’ipotesi che vi abbia messo le mani l’allievo Giovanni Francesco Baroncelli, suo collaboratore a Palazzo Carignano. Gli aspetti più nobili risiedono nelle parti esterne, mentre all’interno, in cui restano scarsi apparti decorativi, spicca la sala centrale dall’andamento curvo, soprelevata di un piano rispetto al resto della costruzione.
“E’ un piccolo capolavoro dell’architettura barocca, che testimonia il riflesso degli edifici centrali della corte nelle ville che sorgevano in parallelo all’esterno della città – dice la soprintendente ad archeologia belle arti e paesaggio Luisa Papotti – La villa si trova in una situazione di rischio: la Soprintendenza ha imposto nel 2010 un ponteggio di protezione e continuato in seguito ad avvertire e richiamare la proprietà affinché si desse da fare per evitare crolli”.
Sull’architettura dell’edificio pesano le vicende che l’hanno vista protagonista. Dopo l’assedio di Torino del 1706, in cui è occupata dalle milizie francesi, passa ai Dellala di Beinasco, tra i cui membri c’è l’architetto Francesco, che aggiunge alla struttura centrale corpi laterali, la cappella e nuove decorazioni. Nel 1905 è acquistata dalla famiglia Peyron, che affida i rifacimenti delle sale all’architetto Carlo Ceppi, autore tra l’altro di una scala elicoidale.
Dal 1928 al 1931 è dei banchieri Sella, subisce danni durante la seconda guerra mondiale, quindi passa ai Della Cha, la cui figlia Marizzina, sposa del principe romano Ladislao Odescalchi, la eredita e poi l’abbandona.
maggiordomo 3Nel 2014 Comune di Grugliasco, Soprintendenza e proprietari firmano un protocollo per la realizzazione di un polo culturale ed espositivo, destinato anche ai carrozzieri storici che hanno sede nell’area, da Bertone ad Abarth. L’anno prima era iniziata una campagna di restauri affidata ad Antonio Rava, che prosegue fino al 2016: “Con Gianni Bergadano della Soprintendenza – racconta Rava – ci siamo occupati soprattutto degli aspetti conservativi della facciata principale: confrontando le formelle di cotto del cornicione con quelle di Palazzo Carignano ci siamo resi conto che erano le stesse. La villa cresceva dunque in parallelo con l’edificio torinese e il maggiordomo Valeriano aveva probabilmente accesso alle stesse fornaci”.
Della precaria situazione della villa si occupa l’architetto Antonello Sado, che non ha smesso di sperare in futuri utilizzi che facciano rinascere l’edificio: “La proprietà ha sondato la possibilità di concedere il complesso in comodato gratuito a un ente pubblico in cambio di restauri da realizzare con fondi europei. Ma finora non si è fatto vivo nessuno”.
maggiordomo 4Un appello arriva dalla Soprintendenza: “Siamo preoccupati per un bene di estrema rilevanza, testimone della fase più importante dell’architettura piemontese, che purtroppo subisce anche l’assedio di un ampliamento industriale che il Comune di Grugliaco ha permesso – conclude Luisa Papotti – Un degrado che non può che peggiorare, dato che al momento non c’è nessuna prospettiva di riqualificazione e nuova destinazione”.
Fonte:  https://torino.repubblica.it, 1 apr 2021

Bibliografia:
– Elisa Bellan. Il progetto di restauro e risanamento conservativo della villa “Il maggiordomo” di Grugliasco: indagine storica e recupero dell’apparato decorativo. Rel. Jean Marc Christian Tulliani, Antonio Rava. Politecnico di Torino, Corso di laurea magistrale in Architettura Per Il Restauro E Valorizzazione Del Patrimonio, 2014.

Segnalazione inviata: UNIVOCA Villa Maggiordomo, Grugliasco – Segnalazione-signed

Risposte:
– 17 gennaio 2020 dalla Soprintendenza: Risposta Soprintendenza Villa Il Maggiordomo Grugliasco richiesta informazioni nel merito al Comune ed alla proprietà.