CAVALLERMAGGIORE (CN). Cappella di San Giovanni della Motta, degrado affreschi e crepe della struttura muraria.

Cappella di modeste dimensioni a navata unica con una piccola facciata barocca e copertura di lose di grandi dimensioni. Le pareti sono in laterizio intonacato.
La cappella si trova all’interno di un cascinale in aperta campagna nei pressi della strada tra Cavallermaggiore e Monasterolo in località detta La Motta.
cavallermaggiore 2IMG-20210222-WA0000L’interno è quasi totalmente affrescato, sia sulla controfacciata che sulle pareti e soprattutto nelle campiture della volta a crociera.
Gli affreschi risalgono al XV secolo e sono stati attribuiti a Giorgio Turcotto da Cavallermaggiore da alcuni studiosi.

Attorno alla cappella si trovano edifici di interesse storico che presentano simboli dell’Ordine di Malta.

L’intero edificio presenta crepe. Soprattutto l’affresco della controfacciata e della parete sinistra mostrano evidenti segni di distacco.
Tutta l’area inferiore dell’edificio rivela ampi spazzi di danneggiamento e muffe dovuti a risalita dell’umidità.

Datazione: Periodo bassomedievale (X-XV sec. d.C.)
Materiale: Laterizio
Tecnica: Affresco
Stato di conservazione: Cattivo
Vincoli: La cappella è vincolata, ma non gli edifici circostanti.
IMG-20210222-WA0005Nota:
Il 18 maggio 2011 l’Architetto Silvia Gazzola della Soprintendenza di Torino ha compiuto un sopralluogo scattando numerose fotografie per documentare la situazione.

Link: http://archeocarta.org/cavallermaggiore-cn-cappella-di-san-giovanni-della-motta/

Data sopralluogo: 31-05-2011

Associazione: Gruppo Archeologico Torinese
Nome referente associazione: Bonello Valter

Aggiornamento al 19 febbraio 2021:
IMG-20210222-WA0001Borgata Motta San Giovanni: strada per Scarnafigi e Saluzzo, oltrepassata Motta Gastaldi, a 4,6 km, a sinistra una carreggiabile di 1 km conduce a Motta San Giovanni.
È una piccola cappella rettangolare (7,45 x 3,95 m. con una altezza di 4,00 m), e presenta un tetto in lose di pietra in discreto stato di conservazione. Era collegata direttamente al palazzo. Alla prima metà del ‘700 venne invertito l’accesso e la cappella, orientata oggi da levante a ponente, fu munita di una facciatina settecentesca tinta di bianco con timpano e lesene.
La navata della chiesa è divisa in due parti coperte da volte a crociera ed è tutta affrescata probabilmente dal pittore locale Giorgio Turcotto su probabile commissione di Merlo Piossasco, ammiraglio dell’Ordine di Malta dal 1478 al 1480.
Situazione di degrado: La facciata presenta da oltre 50 anni gravi lesioni esterne ed interne che hanno deteriorato l’affresco interno posto sopra la porta di ingresso che raffigura la Crocifissione. Altri danni nella parte bassa della facciata sono di più recente formazione. Una profonda crepa su un costolone della volta a crociera vicino all’altare parrebbe non strutturale e già documentata da S. Galletto in fotografia del 1967.

Attualmente (2021) l’antico palazzo dei Cavalieri di Malta è suddiviso in tre proprietà private di recente formazione.
15Immagine: Esiste al fondo della navata sopra l’altare, una grande tela dipinta a olio, probabilmente commissionata da un altro commendatario della nobile famiglia dei Solaro di Monasterolo nella prima metà del Settecento come si evidenzia dallo stemma di famiglia con la croce di Malta, situato in basso a sinistra. L’antica icona posta sull’altare probabilmente andò distrutta. La tela in cattivo stato di conservazione raffigura la Madonna assunta in cielo, San Giovanni Battista e Sant’Antonio Abate. Si notano segni di distacco in varie parti. L’opera non presenta pregi particolari. La cornice non presenta alcun valore artistico.

Descrizione: La cappella è all’interno di una proprietà oggi privata che già dal 1055 apparteneva al priorato dell’Ordine di Malta. Il palazzo è munito di torre. Venne probabilmente restaurato nel 1435 da frà Giovanni, Precettore dell’Ordine di Malta. Successivamente altri commendatari dell’Ordine fecero affrescare la chiesa. In particolare si fa risalire la committenza ad un commendatario della nobile famiglia dei Piossasco per i tre stemmi di famiglia inseriti nella decorazione della volta. Ancora oggi la cappella è al servizio religioso di tutta la borgata.

Bibliografia:
– BONINO A., Chiesa Campestre della Motta di S. Giovanni presso Cavallermaggiore, Tip. G. Anfossi, Torino, SPABA, X, Torino 1926
– BONINO A., Giorgio Turcotto, pittore, Boll. Deputazione Subalpina di Storia Patria, sez. di Cuneo, 1942
Storia del Piemonte, voll. II, Torino 1960
– Bonino Attilio, Storia della città di Cavallermaggiore: l’arte, 1926
– GALLETTO S., Cavallermaggiore, Storia, vita, arte, Pro Loco, Cavallermaggiore, 1967 – Vedi: Sebastiano Galletto, Storia, vita e arte
– PERA L.; GALLETTO S.; DI RICALDONE A., La cappella gentilizia di San Giovanni della Motta Cavallermaggiore, Ed. Gribaudo, Cavallermaggiore (CN), 1998
– CARITÀ G., in “Gentilhuomini Christiani e Religiosi Cavalieri. Nove secoli dell’Ordine di Malta in Piemonte”, a cura di Tomaso Ricardi di Netro e Luisa Clotilde Gentile, Electa, Milano, 2000
Cavallermaggiore, San Giovanni della Motta, vedi: San Giovanni della Motta

Fruibilità e recapiti: aperto su richiesta – Comune di Cavallermaggiore – tel. 0172 381055

Internet:
http://www.comune.cavallermaggiore.cn.it/
http://archeocarta.org/cavallermaggiore-cn-cappella-di-san-giovanni-della-motta/
https://www.chieseromaniche.it/Schede/818_CAVALIERI_DI_MALTA_O_SAN_GIOVANNI_CAVALLERMAGGIORE.htm

Rilevatori:
Maria Luisa Reviglio della Veneria, Valter Bonello

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